
Come difendersi dagli amministratori condominiali disonesti: strumenti legali e buone prassi
Nel panorama della gestione condominiale, la figura dell’amministratore riveste un ruolo centrale: rappresenta il condominio nei rapporti esterni, gestisce i fondi comuni, esegue le delibere assembleari, cura la manutenzione ordinaria e, spesso, quella straordinaria. Tuttavia, può accadere che un amministratore agisca in modo scorretto, opaco o addirittura illecito, arrecando danni economici e gestionali ai condomini. In questi casi, è essenziale conoscere gli strumenti per difendersi.
- Controllo della documentazione contabile e amministrativa
Ogni condomino ha diritto di prendere visione ed estrarre copia di tutti i documenti contabili e amministrativi. Se l’amministratore ostacola questo diritto, si configura una violazione dell’art. 1130-bis c.c.
Attenzione: la trasparenza è obbligo di legge. Il rifiuto ingiustificato può giustificare la revoca giudiziale.
- Verifica del conto corrente condominiale
La legge impone che ogni condominio abbia un conto corrente intestato unicamente al condominio. Tutti i movimenti devono essere tracciabili. Se l’amministratore gestisce somme in conti propri o fa operazioni opache, vi sono profili di illecito civile e penale.
- Richiesta di revoca dell’amministratore
Oltre alla revoca da parte dell’assemblea (con maggioranza prevista dall’art. 1129 c.c.), ogni condomino può rivolgersi al giudice per la revoca giudiziale in caso di gravi irregolarità:
– omessa convocazione dell’assemblea per approvare il rendiconto
– mancata apertura conto condominiale
– gestione non trasparente
– violazioni fiscali o omissioni negli adempimenti
- Diffida formale e mediazione obbligatoria
In caso di condotte sospette o inadempienze, è possibile inviare una diffida legale tramite avvocato, intimando l’amministratore a regolarizzare la gestione. In alternativa, si può avviare un procedimento di mediazione, previsto obbligatoriamente prima dell’azione giudiziaria.
- Responsabilità penale
In caso di appropriazione indebita, frode, falso o truffa, l’amministratore può essere denunciato penalmente. Si consiglia di agire con cautela, avendo in mano prove documentali, come estratti conto, bilanci alterati o testimonianze.
- Nomina di un revisore condominiale
L’assemblea può nominare un revisore legale dei conti, iscritto all’albo, per effettuare un controllo straordinario sulla gestione. Questo strumento è utile per ricostruire la verità contabile.
Conclusioni
Difendersi da un amministratore condominiale disonesto è possibile, ma richiede vigilanza, azione collettiva e spesso il supporto di un professionista legale. La legge tutela i condomini, ma è essenziale attivarsi per tempo e con prove concrete.
Un condominio informato è il primo presidio contro le cattive gestioni.


